Informazioni personali

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Bologna, Italy
Sono nata e vissuta a Bolzano fino alla tenera eta' di 18 anni, mi sono trasferita a Bologna per studiare medicina veterinaria e grazie all'incrollabile sostegno dei miei genitori mi sono laureata presentando una tesi sul comportamento nell'equino (in particolare ho parlato delle stereotipie nel cavallo paragonate a quelle umane). Dopo i classici tirocini presso vari ambulatori veterinari ho deciso di dedicarmi allo studio del comportamento dei nostri amici animali ed ho conosciuto Angelo Vaira e la ThinkDog, che hanno dato una svolta al mio rapportarmi con i cani in particolare, ma non solo! Ora sono educatrice cinofila riconosciuta dallo C.S.E.N.-C.O.N.I. e mi dedico con passione, purtroppo non a tempo pieno, a trasmettere le mie conoscenze a chi ne sente il bisogno, a chi cerca nella relazione con gli animali la spontaneità, la collaborazione, la gioia di vivere insieme! Se hai domande, se vuoi chiedermi consigli, scrivimi: deborah76@mac.com

mercoledì 25 giugno 2008

Siamo nati!


Eccoci qui, siamo venuti alla luce!

Siamo praticamente sordi, abbiamo gli occhi ancora chiusi, da soli ci muoviamo pochissimo, cerchiamo calore, conforto, pappa!
La nostra mamma ci pulisce, ci nutre, ci fa fare i bisognini, ci tiene al caldo, ci coccola e ci conforta.
Dormiamo tantissimo e durante il sonno il nostro sistema nervoso riorganizza le nostre esperienze, quindi: guai a disturbarci!
E, non ci crederai, ma iniziamo già ad emettere segnali di calma!

Ma tu non puoi rimanere lì a guardarci, anche se siamo così carini!

Puoi aiutarci già da ora a sviluppare il nostro piano delle esperienze, chiaramente in armonia con il nostro sviluppo sensoriale: dai, pronto?
Testa in sù, testa in giù, pancia all'aria... ehi, mi raccomando con calma, lentamente, per pochi secondi...

Puoi addirittura spruzzare un'essenza che in futuro ci riporterà con la mente a questo periodo in cui, grazie alla presenza della nostra mamma, ci sentivamo al sicuro da ogni pericolo!

Quando inizieremo a sentirci più coraggiosi e proveremo ad esplorare il mondo, potrai farci esplorare giochi, superfici diverse, inizierai a spazzolarci, e potremmo iniziare addirittura ad ascoltare la radio!

Ma mi raccomando, non allontanare mai la nostra mamma da noi!
Con calma inizieremo ad allontanarci sempre più da lei, ma contemporaneamente la sentiremo sempre più come un solido ed affidabile punto di riferimento, la nostra base sicura primaria, a cui tornare se ci troviamo in difficoltà. E attenzione: scegli bene i nostri futuri genitori adottivi, perchè costituiranno la nostra base sicura secondaria: puoi ben capire l'importanza di questo ruolo!

Ma le cose più facili non durano in eterno... infatti dopo il primo mese la nostra mamma inizia a... insegnarci come si sta al mondo: chi comanda, non possiamo mordere tanto forte, poco casino, in questa occasione ci si comporta così, ricordati che sei un cane, non tutti sono cani, non puoi fare sempre quello che vuoi... uff...

Capisci perchè è importante il tuo contributo in tutto questo nostro sviluppo? Tutto ciò che sperimenteremo ora, nella giusta maniera e intensità, non sarà più una novità per noi in futuro, non ci coglierà di sorpresa, avremo larghe vedute e saremo più tolleranti, sapremo scegliere il comportamento ideale in ogni situazione... o per lo meno avremo più possibilità di scelta!

Potrai avere l'onore di essere tu il primo a giocare con noi, a portarci in macchina, a farci fare le prime uscite... così quando ci affiderai alla nostra nuova famiglia sarai più sereno tu, e saremo più tranquilli noi cuccioli!

Mi raccomando: il periodo ideale per affidarci alla nuova famiglia è la nona settimana, ma chiarisci che per un mesetto saremo nel periodo detto della paura, durante il quale le nuove esperienze devono essere sempre controllate e supervisionate per bene!

E magari informa le nostre nuove famiglie che frequentare una Puppy Class con noi sarebbe fantastico per il nostro nuovo rapporto, se poi è organizzata dal gruppo della ThinkDog... sarebbe veramente il massimo!

Capirai quindi che non ci si può improvvisare allevatori, quello che ti ho raccontato in questo post va approfondito e studiato con serietà, e messo in pratica con coscienza.

Dove? L'ideale è frequentare il modulo: Puppy Class Expert Operator della ThinkDog!

Pubblicato da Deborah e Zago a 14.40 0 commenti

mercoledì 11 giugno 2008

Ma lo sai che giá quando eravamo nella pancia della nostra mamma...




... sentivamo tutto?


La nostra mamma per noi era una interprete di tutto ciò che succedeva nel mondo esterno!

Già 25 giorni prima di nascere il nostro apparato tattile era sensibile e potevamo avere informazioni sulle emozioni provate dalla nostra mamma tramite le contrazioni del suo utero, il suo battito cardiaco, la sua respirazione e alcune sostanze chimiche da lei prodotte.

Per permettere alla nostra mamma un parto sereno, i nostri primi padroncini hanno preparato la nostra prima cuccia in un posto tranquillo della casa, ma non isolato, per permetterci di abituarci da subito ai rumori della famiglia; non hanno cambiato le abitudini di mamma; l'hanno coccolata... e anche noi, al sicuro nella sua pancia, ne abbiamo giovato, e una volta venuti al mondo non vedevamo l'ora di essere coccolati dalle stesse mani che avevano fatto stare così bene la nostra mamma e di conseguenza noi!

L'alimentazione data alla nostra mamma era equilibrata ma varia; noi stavamo già assaporando tutto tramite la nostra mamma!

La serenità che i padroncini hanno dato alla nostra mamma prima del parto ha permesso che a noi cuccioli venissero trasmesse solo emozioni positive, di calma e serenità; non abbiamo conosciuto nè ansia nè stress... e questo ha fatto sì che venissero gettate la basi per farci diventare cuccioli e poi adulti più equilibrati e più refrattari allo stress... come dice il detto: "Chi ben inizia è già a metà dell'opera!"

E poi finalmente... siamo venuti alla luce!!!
I nostri primi padroncini hanno continuato ad influenzare positivamente la nostra ontogenesi, il nostro carattere come individui singoli.

Come?

Per saperlo puoi frequentare il modulo "Puppy Class Expert Operator" della ThinkDog... o aspettare il mio prossimo post!

Pubblicato da Deborah e Zago a 5.59 0 commenti

domenica 1 giugno 2008

Se sai osservare il tuo cane... sei già a metà dell'opera!




"Deborah?...
Ciao, ti chiamo perchè ho un problema con il mio cane... è un dobermann...
Domenica scorsa mi ha morso la mano e sono dovuto andare al pronto soccorso... mi hanno messo due punti...
Sinceramente è già da tempo che quando lo sgridiamo ringhia e diventa cattivo... ma è con me da quando aveva un mese e mezzo, ora ha un anno e tre mesi e io gli voglio un gran bene, non vorrei darlo via.
Ma ti ho chiamato perchè inizio ad avere paura, e anche i miei coinquilini non sono più tranquilli... sarebbe più facile darlo via, ma rimarrebbe solo il canile.
Voglio fare qualcosa per cambiare la situazione!"
Quando ti arriva una telefonata così ti preoccupi, pensi che magari la situazione è più grande di te, non vuoi fare dei danni a spese di altri.
Ma alle volte, come nel corso di questa telefonata, senti che non devi lasciarti andare al pregiudizio "dobermann = pericolo rosso!", perchè nella voce del padrone c'era convinzione, amore per il cane, voglia e coraggio di cambiare, e soprattutto ti ha dato l'idea di conoscere bene il suo cane, il modo di comunicare che usa il suo cane; e poi si è mosso al primo morso...
Infatti quando vi incontrate non devi descrivergli come comunica il suo cane, le posture e i segnali di avvertimento a cui deve prestare attenzione: è lui stesso che, alla pari di un narratore, ti descriva per filo e per segno tutto il "vocabolario" canino, quello che a te, siccome il tuo cane è il primo che tu abbia mai avuto, ti hanno dovuto pazientemente spiegare (con tanto di dvd e ore e ore di pratica!?).
E' sorprendente vero? A te non resta che offrire a questo ragazzo volenteroso la chiave per decifrare quello che già vede, fungere da dizionario, da interprete.
Il dobermann si è dimostrato un cane equilibrato, che dava i giusti segnali per avvertire che qualche cosa non gli andava a genio: sguardo fisso, postura tesa in avanti, orecchie basse rivolte all'indietro, ringhio sommesso, mostrava i denti...
Solo dopo mesi che il suo amorevole padrone, addirittura di fronte ad una sua postura di sottomissione (corpo raccolto, coda tra le gambe orecchie basse, testa bassa...con un'aria colpevole come riportato dal padrone), per l'ennesima volta ha reagito con rabbia e violenza fisica, dettata purtroppo anche dalla paura, lui, il cane, ha reagito ed ha morso: aveva perso anche lui la pazienza.
Ma è stato facile far capire al ragazzo che tutto è successo per una incomprensione linguistica. Ora lui sa di non dover aspettare che il cane arrivi a ringhiare prima di capire che qualche cosa (una carezza sull'addome mentre riposa) non è gradito al suo quattrozampe in quel momento; il padrone ora sa che per punire il suo cane quando combina qualche guaio non serve arrivare a picchiarlo per dimostrare chi comanda: questo tipo di informazioni vanno date e ribadite nel quotidiano, anche nel semplice gesto di dare la ciotola con la pappa al cane e nel toglierla, anche se non è vuota, se il cane si allontana; la punizione più grande per i nostri amici pelosi è quando li ignoriamo, perchè loro vivono per noi, e farebbero tutto per noi.
Quindi, alla fine dell'incontro con questo ragazzo volenteroso, la soddisfazione più grande per entrambi è stata quella di dire:"Coraggio, sei già a metà dell'opera!"

Pubblicato da Deborah e Zago a 14.27 1 commenti